Passeggiando per Prato, nel centro storico della città, si trova una bellissima testimonianza di castello svevo. Imponente anche nel nome, freddo e austero.

Entriamo nel Castello dell’Imperatore. Entriamo nella sua storia.

Il Castello dell'Imperatore visto dall'esterno

Il Castello dell’Imperatore visto dall’esterno

Fu costruito per l’Imperatore Federico II, è conosciuto anche come Fortezza di Santa Barbara o Castello Svevo, ed è l’unico esempio di castello svevo del centro-nord. Già questo lo rende speciale. L’Imperatore Federico II di Svevia fece costruire questo castello nel 1248, per porre sotto controllo militare le principali vie di comunicazioni che dal sud del paese portavano in Germania. Ideato dall’architetto Riccardo da Lentini, e realizzato grazie a maestranze giunte appositamente dalla Puglia, nasce sul terreno che già ospitava una fortificazione. Le torri della preesistente fortificazione inglobate nella fortezza ne hanno pregiudicato la pianta, che non risulta perfetta come negli altri castelli Svevi dell’Italia meridionale. Altra sua peculiarità che lo rende ancora più speciale.

Immagine suggestiva del castello durante la notte

Immagine suggestiva del castello durante la notte

Otto torri, struttura a pianta quadrata, coronamento di mura e torri realizzato con i caratteristici merli Ghibellini a coda di rondine.

Nell’ingresso principale, notiamo l’influenza del gusto architettonico locale con elementi decorativi a fasce di marmo bianche e verdi, e i due leoni scolpiti ai lati della porta, simboli imperiali in serpentino verde e alberese. Fino ai

Un particolare dell'entrata del Castello

Un particolare dell’entrata del Castello

recenti restauri, 1975, l’interno era occupato da costruzioni moderne, il castello fu infatti per lungo tempo adibito a carcere. Dall’interno si accede all’ampio cortile utilizzato dal comune come luogo di manifestazioni o eventi culturali, quali spettacoli, concerti o il così detto “cinema sotto le stelle” nel periodo estivo. Una scala all’interno del torrione sull’angolo orientale permette di raggiungere il camminamento superiore. Il panorama merita davvero, su monumenti e colline magnificamente presentati. Chiudiamo con un accenno goloso questa passeggiata a Prato: la golosità pratese più conosciuta e apprezzata: i biscottini con le mandorle, inzuppati nel Vinsanto. In attesa della prossima tappa a Prato, per visitare Palazzo Pretorio.

Adele Messina 

 

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